lundi 20 novembre 2017

Federico Dezzani: Angela Merkel, una caduta a rallentatore che risolleva il 2017

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"  Le aspettative “rivoluzionarie” riposte nel 2017 erano alte "

"  l’artificiale promozione di un leader, Emmanuel Macron, agli antipodi rispetto agli umori popolari, suggerivano che la svolta sarebbe arrivata dalla Francia "

"  nessuna sorpresa, invece, era attesa dalle elezioni federali tedesche "

"   l’attenzione si è quindi progressivamente spostata alle elezioni italiane del 2018, considerate l’unica incognita per il fantomatico rilancio del processo di integrazione europea. "

"  La caduta dell’ultima “paladina del mondo liberale” imprime nuovo slancio alla disgregazione dell’Unione Europea. "


"  lo scenario più realistico è un rapido ritorno alle urne...sbarazzarsi di Angela Merkel, scelta/imposta come presidente del partito nel lontano 2000 (a discapito di Wolfgang Schäuble, neutralizzato con la “Tangentopoli tedesca”). "

"  Angela Merkel, il cui unico obiettivo è stato sin dai primi anni ‘90 la conquista e la conservazione della Cancelleria Federale, ha sempre sfruttato, svuotato e, infine, abbandonato qualsiasi alleato. Consumatone uno, ne cercava un altro... (con grande soddisfazione dei suoi padrini atlantici). Il gioco è andato avanti per dodici anni, fino a rompersi con l’indebolimento politico della cancelliera sull’onda dell’emergenza migratoria. "

"  ha favorito il saccheggio dell’europeriferia da parte della finanza internazionale...ha avvallato il golpe italiano del 2011...ha imposto le sanzioni contro la Russia al resto dell’Europa...ha incentivato la politica migratoria di George Soros... ha sinora garantito l’integrità dell’eurozona nel bene e nel male...ha raccolto la guida dell’ordine mondiale “liberale” dopo l’insediamento alla Casa Bianca di Donald Trump (surriscaldamento climatico, difesa della globalizzazione, etc. etc.). "