mercredi 13 avril 2016

L’ipotesi dei tagli alle pensioni di reversibilità, comparsa sul Def (In "Libero" di oggi, 13 aprile 2016, in edicola e sul sito del quotidiano)


http://247.libero.it/focus/35427984/766/tagli-alle-pensioni-di-reversibilit-per-poletti-stato-un-errore-tecnico-ultime-notizie/

Il ministro Poletti sostiene  che l'  "ipotesi"  di  legge di rendere le pensioni di reversibilità dipendenti dalla situazione patrimoniale di ogni vedovo/vedova non esiste: secondo le sue dichiarazioni in realtà si tratterebbe  -gli "sembrerebbe" (sic)-  solo di un errore tecnico di comunicazione.

Inoltre, il governo si starebbe "già impegnando" a correggere l' errore.
(wow!! Come i ragazzini che vanno male a scuola: "Non rende, ma si impegna!!)

Il segretario della Cgil  Susanna Camusso" non crede pienamente" alle parole di Poletti.

Quindi alle parole di un ministro c'è chi crede, chi non crede pienamente, e quindi ci sarà "chi stenta a credere" e "chi non riesce proprio a credere" e via di seguito con le variabili.

Quindi una legge non deve esserci o non esserci:  si può "credere" che la sua esistenza in un prossimo futuro sia più o meno ( o affatto) "credibile".

Ovviamente sarebbe comico, se non fosse tragico.

Nessuno si stupirà, quindi,  che tra i cittadini, al ministro Poletti non creda praticamente nessuno. Praticamente tutti hanno perfettamente capito che il ministro Poletti sta solo ricorrendo, per la seconda volta in qualche mese, a un trucco squallido per fregare vedovi e vedove, senza che (secondo lui) questi ultimi se ne accorgano. 

Cioè per rubare i contributi ai fini pensionistici,  a suo tempo versati dai lavoratori già morti e dai loro ex-datori di lavoro, nella misura di ritenute pari al 30% circa dello stipendio e previsti per assicurare un reddito ai lavoratori stessi, quando pensionati, e alle loro famiglie, dopo la morte del lavoratore. 

Ma: tranquilli! "Sembrerebbe" che basti "non crederci pienamente"!