vendredi 26 septembre 2014

LETTERE DALLA UE ....da Russia.it


25
Set
182

TATJANA ẐDANOKA, EURODEPUTATO DI ORIGINE RUSSA DELLA LETTONIA HA RICEVUTO DUE LETTERE DI RIMPROVERO DA MARTIN SCHULZ, PRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO E DA ELMAR BROK, PRESIDENTE DEL COMITATO DEGLI ESTERI, PER AVER VISITATO LA CRIMEA!
 (PUBBLICATO SU FB NELLA SUA PAGINA E CON LETTERE ORIGINALI DEGLI ALTI RAPPRESENTANTI DELLA UE)
La settimana scorsa ho ricevuto due strane lettere: una dal Presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz (Social-democratico) e l’altra dal Presidente del Comitato degli Esteri, Elmar Brok (Partito Popolare).
I “boss” dell’Europarlamento hanno espresso il loro sdegno riguardo alcune mie dichiarazioni (non riportate) nei confronti della crisi in Ucraina. Essi affermano che ho pronunciato "le parole non corrette" relative allo statuto della Crimea durante la mia visita in Crimea ad agosto di quest’anno. Devo presumere che intendono la mia visita in Crimea insieme a Miroslav Mitrofanov su invito del Presidente della Repubblica Serghej Aksionov.
Il Presidente Brok si butta nella seguente predica: "Le Sue affermazioni sono fondamentalmente sbagliate. Lei doveva consultarsi presso dei giuristi indipendenti che Le avrebbero spiegato che il referendum fu organizzato illegalmente e non ha alcun valore".
E il capo dei social-democratici Martin Schulz tenta di farmi impressionare con una minaccia spaventosa: "Riferirò immediatamente alle Autorità ucraine la mia assoluta condanna riguardo la Sua visita e le Sue queste parole".
Sono indignata che alcuni deputati si attribuiscono il diritto di indicare agli altri in che modo essi devono esprimere la propria opinione!
Pertanto oggi stesso ho inviato a Martin Schulz e a Elmar Brok la mia risposta qui di seguito:

"Non ho bisogno di avere alcuna autorizzazione per le mie azioni e per le mie parole nè durante le mie visite in Crimea nè nelle altre attività politiche che svolgo.
NESSUN dirigente dell’Europarlamento è il mio datore di lavoro e non ha alcun diritto di indicarmi, dove e cosa devo dire. Io agisco in conformità alle mie convinzioni politiche e il programma del partito UNIONE RUSSA della LETTONIA per la quale hanno votato i miei elettori. La mia posizione riguardo la Crimea e l’Ucraina rifletta completamente le posizioni dei cittadini della Lettonia che hanno sostenuto la Lista dell’Unione Russa della Lettonia alle elezioni nell’Europarlamento.
Io sono responsabile dinnanzi al mio popolo. cambiare questo fatto non sarà possibile nè per lei, signor Schulz, nè per lei, signor Brok, nè per tutti i miei avversari politici messi insieme! Poiché sono stata l’osservatore durante il referendum relativo allo statuto della Crimea, non ho bisogno delle consulenze giuridiche prese dai giuristi-teorici che servono anche gli interessi geopolitici della Germania e degli USA.
Io, personalmente, ho potuto verificare che il referendum in Crimea si è svolto in piena conformità alla volontà del popolo della Crimea, senza alcuna costrizione o la pressione esterna. I dirigenti dell’Europarlamento dovevano rendersi conto che dopo il golpe a Kiev, fortemente sostenuto dall’Occidente intero, la popolazione della Crimea non ha potuto rassegnarsi con la prospettiva di perdere la lingua russa, la lingua madre della maggioranza della popolazione della Crimea, statuto ufficiale e con il terrorismo delle coalizioni di estrema destra arrivati al potere in Ucraina.
La Repubblica Crimea ha lo stesso e uguale diritto all’autodeterminazione come la Scozia e la Catalogna, la Corsica e qualsiasi altra regione etnica in Europa.
E gli abitanti della Crimea hanno usufruito di questo loro diritto.
Per quanto riguarda i mie poteri del deputato dell’Europarlamento, questi furono confermate, per la terza volta, dai cittadini della Lettonia.
Se voi continuate i vostri tentativi di limitare il diritto fondamentale e l’obbligo del deputato dell’Europarlamento di esprimere e di difendere la posizione dei propri elettori, in tal caso le prossime elezioni in Europarlamento finiranno con la sconfitta per i vostri partiti e con il trionfo degli avversari contrari all’esistenza dell’Unione Europea.
Perché l’Unione Europea senza libertà di parola è uno strumento delle corporazioni internazionali molto ostile ai popoli europei.”

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