samedi 28 juin 2014

Su La Testa!: POLIGONI MILITARI: I TRUCCHI INQUINATI DEL GOVERNI.CCHIO RENZI PER FAVORIRE LA GUERRA di Gianni Lannes

Su La Testa!: POLIGONI MILITARI: I TRUCCHI INQUINATI DEL GOVERNI...: di Gianni Lannes







di Gianni Lannes


Non è un gioco di prestigio, ma un insulso trucco dei governanti eterodiretti che calpestano l'articolo 32 della Costituzione per consentire alla Nato e ai fabbricanti armi di sperimentare strumenti di morte in tempo di pace. Che dire? Al peggio non c'è mai fine nell'Italietta delle banane. Un decretino del governo tricolore dal titolo grottesco "Ambiente protetto", trasforma i poligoni militari in aree industriali. Perché? Disarmante: evitare chiusure, ma soprattutto bonifiche dei siti inquinati da scorie radioattive e rifiuti chimici altamente pericolosi che nuocciono alla salute della popolazione italiana. Lo scopo fondamentale è soprattutto quello di favorire il business della guerra.

Decine di migliaia di ettari in tutta l'Italia, isole comprese, vengono equiparati come per magia, ad aree industriali per i quali la legge prescrive soglie di contaminazione molto più elevate. Vale a dire: i predetti territori soggetti a servitù militari dove l'alleanza atlantica si esercita alla guerra costantemente, possono essere inquinati ancora e maggiormente, in barba alle normative di protezione ambientale e sanitaria. Infatti, il decreto prevede che nelle aree militari si deve far riferimento ai limiti della colonna B della tabella relativa alle soglie di contaminazione dei suoli del decreto Legislativo 152/2006, quellarelativa alle aree industriali, e non già alla colonna A, quella con i limiti per le aree residenziali e a verde.

Infine, ecco il calibro del personaggio del giorno: Gian Luca Galletti è stato voluto da Renzi al ministero dell'Ambiente. Lo stesso Galletti nel 2010, da candidato governatore, in diretta sull’emittente bolognese Radio città del capo, disse senza pudori sul tema delle centrali nucleari: “Se mi dimostrano che in tutta Italia il sito più sicuro e più economico è in Emilia-Romagna, io non avrei timore a metterlo in Emilia-Romagna”. Allora, siamo alla mercé dei telecomandati dall'estero Napolitano & Renzi, che dovrebbero essere semplicemente destituiti, nonché processati per alto tradimento della Patria e attentato alla Costituzione repubblicana.




riferimenti:

DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 91








ART.241-bis Aree Militari

1. Ai fini dell'individuazione delle misure di  prevenzione,  messa in
sicurezza e bonifica, e  dell'istruttoria dei relativi progetti, da
realizzare nelle aree del demanio destinate ad  uso  esclusivo  delle
forze  armate  per  attivita'  connesse  alla  difesa  nazionale,  si
applicano le concentrazioni di soglia di contaminazione di  cui  alla
Tabella 1, colonna b, dell'allegato 5, alla Parte IV, Titolo  V,  del
presente decreto.

3. Resta fermo che in caso di declassificazione  del  sito  da  uso
militare a destinazione  residenziale  dovranno  essere  applicati  i
limiti di concentrazione di soglia  di  contaminazione  di  cui  alla
Tabella 1, colonna a), dell'Allegato 5, alla Parte IV, Titolo  V  del
presente decreto.

4.  Le  concentrazioni  soglia  di  contaminazione  delle  sostanze
specifiche delle attivita'  militari  non  incluse  nella  Tabella  l
dell'Allegato 5, alla Parte IV, Titolo V del  presente  decreto  sono
definite  dall'Istituto  Superiore  di  Sanita'  sulla   base   delle
informazioni tecniche fornite dal Ministero della difesa.

   5.  Per  le  attivita'  di  progettazione  e  realizzazione   degli
interventi, di cui al presente articolo, il Ministero della difesa si
puo' avvalere, con apposite  convenzioni,  di  organismi  strumentali
dell'Amministrazione centrale che operano nel settore e definisce con
propria determinazione le relative modalita' di attuazione.».

7. Alla Tabella 3 dell'Allegato 5  alla  Parte  Terza  del  decreto
legislativo  3  aprile  2005,  n.  152,  recante  «Valori  limiti  di
emissione in acque superficiali e in fognatura», al  parametro  n.  6
«solidi sospesi totali» e' introdotta la seguente nota:
   «(2-bis) Tali limiti non valgono per gli  scarichi  in  mare  delle
installazioni di cui all'allegato VIII  alla  parte  seconda,  per  i
quali i rispettivi documenti di riferimento sulle  migliori  tecniche
disponibili  di  cui  all'articolo  5,  lettera  1-ter.2),  prevedano
livelli di prestazione non compatibili con il medesimo valore limite. In
tal caso, le Autorizzazioni Integrate  Ambientali  rilasciate  per
l'esercizio di dette installazioni possono prevedere valori limite di
emissione  anche  piu'  elevati  e  proporzionati   ai   livelli   di
produzione, comunque in conformita' ai medesimi documenti europei.».



http://www.regioni.it/it/show-servitu_militari_sardegna_no_a_decreto_ambiente_protetto_/news.php?id=354068


Servitu' militari: Sardegna, no a decreto "Ambiente protetto"
venerdì 27 giugno 2014

(AGI) - Cagliari, 27 giu. - Il decreto legge "Ambiente prottetto"
n.91 del 24 giugno scorso con cui il governo intende parificare le
soglie di tollerabilita' delle sostanze inquinanti presenti nei siti
militari a quelle previste per l'industria e' contestato in Sardegna,
dove insiste il 65% delle servitu' militari di tutta Italia. "E' un vero
e proprio colpo di spugna sull'inquinamento delle zone militari sarde",
protesta l'ex presidente della Regione e deputato di Unidos, che parla
di "golpe ambientale senza precedenti solo per coprire responsabilita'
gravi delle industrie militari e della difesa". Il collega Michele Piras
(Sel) fa appello alle forze della maggioranza affinche' venga cancellata
la parte del decreto, pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale, che di
fatto consente che nelle aree militari i limiti di inquinamento possano
essere superati anche di cento volte rispetto alla normativa precedente.
Il punto contestato e' l'articolo 13 del decreto, quello che prevede
"procedure semplificate per le operazioni di modifica o di messa in
sicurezza e per il recupero di rifiuti anche radioattivi" e indica norme
urgenti "per la bonifica delle aree demaniali destinato a uso esclusivo
delle forze armate". "La decisione del governo di parificare le
concentrazioni di soglia di contaminazione dei siti militari a quelli
previsti per l'industria", sottolinea il deputato di Sel, "e' un fatto
gravissimo e potenzialmente delittuoso, che rischia di trasformarsi in
un vero e proprio condono tombale per le indagini in corso
sull'inquinamento ambientale. Le soglie previste dalla normativa vigente per le industrie
sono, infatti, enormemente piu' alte rispetto a quelle assegnate alle
attivita' militari. E questo potrebbe aver contenuto,
anche solo parzialmente gli effetti di quelle attivita', ad esempio, nei
poligoni. Sollevare quella soglia equivale a dire alle forze armate che
domani potranno inquinare di piu' e alla procura di
Lanusei che l'indagine sul poligono di Quirra puo' fermarsi qui.
Contrasteremo questo provvedimento in sedi di conversione". Piras
annuncia due emendamenti, uno abrogativo, l'altro per la riduzione della
soglia di contaminazione per le attivita' industriali. Protesta anche il
Gruppo d'intervento giuridico che parla di bonifiche ambientali "colpite
e affondate". "Nelle aree dei poligoni militari 'a fuoco'", spiega il
portavoce ecologista Stefano Deliperi, "i limiti soglia per sostanze
inquinanti come il cobalto e l'arsenico passano rispettivamente da 20
mg/kg a 50 e 205 mg/kg. Per gli idrocarburi alifatici cancerogeni, come
il cloruro di vinile, le soglie limite diventano piu' elevate di 10
volte come per i diclobenzeni cancerogeni, oggi tollerabili in una
quantita' 50 volte superiore". Per Pili il provvedimento del governo e'
un "decreto vergogna, per coprire i misfatti di Stato e far saltare i
processi in corso".