samedi 24 août 2013

Su La Testa!: PAOLO BARNARD LEGITTIMA LE BANCHE ARMATE di Gianni Lannes

Su La Testa!: PAOLO BARNARD LEGITTIMA LE BANCHE ARMATE: di Gianni Lannes






di Gianni Lannes

Niente di personale ma se uno che si dà arie da numero 1 non si sa ancora bene di che cosa, va a nozze con Mosler legato a doppio filo al Levy Institute di New York, ossia Morgan Stanley, corre il rischio di infinocchiare  la gente spacciando per buona una teoria economica (Modern Money Theory), espressione del sistema di potere dominante. Insomma, un sedicente "super intelligente", un sedicente "iper-acculturato", un IO, IO, IO... che propina la solita americanata.

Il 14 ottobre dello scorso anno ho scritto un editoriale intitolato "Attenzione a Paolo Rossi Barnard". Il giornalista, forse aspirante premio nobel per l'economia e per la finanza, il giorno seguente invece di entrare nel merito delle mie argomentazioni di critica alla MMT, ha pubblicato una sparata che legittima l'azione e l'esistenza delle banche, in particolare quelle armate, ovvero che trafficano in armamenti. Purtroppo questa chicca di Barnard mi era sfuggita. Ammetto di non avere tempo per i maggiordomi di Mosler e del Levy Institute che propagandano sotto mentite spoglie il nuovo ordine mondiale (NWO). 




Basta davvero poco per sgamare le urlanti nullità dal quoziente intellettivo di livello internazionale.

Levy Institute di cui Mosler che propaganda con Barnard Rossi la MMT in Italia,  è espressione diretta dell'impero Morgan Stanley, ed ha rapporti con altre due galassie che si contendono il dominio della terra e dell'umanità, instaurando con la forza il cosiddetto nuovo ordine mondiale (NWO), ovvero: Rothschild e Rockefeller.




Paolo Barnard Rossi che vanta due cognomi tra l'altro ha aperto un conto all'Unicredit per l'operazione MMT in Italia sotto l'ignoto Rossi, ha scritto nel post (15 ottobre 2012), dal titolo "Unicredit quando i miei diffamatori sono anche ignoranti":  

"La base per quell’accusa sta nel fatto che non si deve portare denaro alle banche cattive (p.s. allora bisogna abolire tutte le banche del mondo tranne 5, e in 2 miliardi di persone aprire il conto lì, ok)...". 

E ancora Barnard la spara sempre più grossa:

"le banche commerciali e d’investimento sono di fatto istituti pubblici".


Argomenta con solidi argomenti Angelo De Gaetano:

"Alcune ulteriori informazioni a beneficio dei disorientati su Mosler e la cricca di cui Barnard fa il cavalier servente ed il piazzista in qualche luogo dove gli allocchi gli danno corda. Al mio paese si direbbe "Apr r'docchijer / Iapr l'ecchij (Apri gli occhi!):

L'aria fritta propinata "a gettone" da Mosler e compagni,fa il paio con il fatto innegabile che Mosler è un ex banchiere, esponente di spicco dell'establishment finanziario, proprietario di enormi asset mobiliari, speculatore istituzionale a wall street e consulente di alcune precedenti amministrazioni a stelle e strisce.


E questo personaggio gira le piazze (non certo aggratis) a raccontarci il ritornello del fallimento delle politiche monetariste e la ricetta neokeynesiana della redistribuzione del reddito, dell'aumento dei deficit pubblici di bilancio per sostenere domanda e occupazione, cioè incrementare la quantità di moneta, ridurre o azzerare l'imposizione fiscale, cosìcchè ciascuno di noi possa spendere, spandere e consumare a più non posso per aumentare il pil e produzione industriale convenzionale? Faccio notare che la FED, la BCE, il FMI, la banca mondiale e la banca dei regolamenti internazionali, sono tutte istituzioni finanziarie private, che si arricchiscono ad ogni piè sospinto tutte le volte che gli la spesa pubblica aumenta, finanziata dalla domanda di moneta privata per l'appunto.


Cambiare autorità valutaria o mezzobusto sulla banconota, o
ridurre le tasse o aumentare la spesa pubblica non può essere risolutivo nell'ottica del superamento di una crisi economico-finanziaria finta e costruita a tavolino dai soliti attori transnazionali, al solo scopo di dominare stati e comunità nazionali.


Noi possiamo fare la differenza, con le relazioni economiche dal basso, con i rapporti diretti con i fornitori di prossimità, con l'autoproduzione, con gli scambi senza l'interposizione della moneta. Finchè si resta nel loro recinto e nel loro sistema che presuppone l'uso di valute privata, qualunque esse siano, saremo esposti ad ogni genere di falsa crisi, utile a polverizzare ciò che è rimasto del welfare nell'occidente, dopo la globalizzazione, e ad asservirci definitivamente. Sta a noi rovesciare il paradigma, riprendere la sovranità delle nostre esistenze, semplicemente cambiando stile di vita, un passo alla volta". 



http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/10/attenzione-paolo-rossi-barnard.html

http://www.banchearmate.it/frame_index.htm

http://www.banchearmate.it/2013/Banche2013_Operazioni2012.pdf

http://www.adista.it/?op=articolo&id=53032

http://www.levyinstitute.org/pubs/ppb_98.pdf



 14.10.12

ATTENZIONE A PAOLO ROSSI BARNARD

Guerra infinita (foto Nato).

di Gianni Lannes

Quale crisi economica? Tutt’al più si tratta di speculazioni finanziarie internazionali che hanno preso di mira alcuni paesi europei ed ora tentano di mettere in ginocchio lo Stivale. Eppure imperversano più che mai gli improvvisatori, privi addirittura dei fondamentali in materia che non intaccano minimamente il sistema di potere. Uno che non sa cos’è la riserva frazionaria, oggi rampogna fior di studiosi accademici e si atteggia a premio Nobel della Finanza Alternativa. Uno che non possiede i titoli specialistici e non vanta nemmeno l''abc come può impartire lezioni di economia a chiunque? Che gran confusione calcolata a tavolino, pur di far soldi o sbarcare in Parlamento: M5S, poi MMT e altro ancora. Mercanti di soluzioni a buon mercato e venditori di fumo a caccia di seguaci, non teste pensanti, autonome, libere e indipendenti. Nulla di personale, ma non possiamo far finta di niente: è in gioco il futuro del nostro Paese. Se l’eterodiretto Grillo smercia lustrini per conto terzi, il Barnard ultima versione propina a pagamento la ricetta per la salvezza immediata del Belpaese. Anzi: Rossi-Barnard non la conta giusta. Questione di soldi e di incontri al vertice dove i comuni mortali, alla stregua di allocchi devono versare soltanto i quattrini su un conto corrente di una banca armata. Ma Barnard, almeno teoricamente, non dava addosso alle banche? Ed ora sfodera la titolarità di un conto addirittura su una delle più pericolose. Appunto al diavolo l'etica.  L’Unicredit - attestano da un paio di decenni i rapporti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al Parlamento - finanzia il traffico di armi dall’Italia verso Stati dove non vige la democrazia, in barba alla legge 185 del 1990. Possibile che il guru di turno non lo sappia? 
Tratado de Lisboa 13-12 -2007.

Scrive Rossi-Barnard nel suo diario web in un trafiletto intitolato “Draghi vi ha infinocchiati? Dove siete tutti?”, repentinamente sparito dallo stesso blog quando si è scoperto che lo stesso cronista bolognese si stava attrezzando, ovviamente a pagamento, per far sbarcare la Modern Money Theory anche alla corte del governatore Giuseppe Scopelliti. Basta leggere il carteggio - visibile in Rete - con l’avvocato Toscano e gli scappellotti del Grande Oriente Democratico di Gioele Magaldi. Ma Rossi-Barnard è libero o sotto schiaffo?  Solo fuori tempo limite si accorge che in Calabria domina la mafia, ovvero un’istituzione formalmente non riconosciuta dallo Stato ma da sempre utilizzata per il lavoro sporco e di controllo del territorio. Vero o no?
Argomenta Rossi-Barnard: «I due summit richiedono un esborso in anticipi di 80.000 euro entro il 5 ottobre, inutile versare le quote il 15. Il 15 non ci saranno più i summit, e la MMT sarà finita in Italia, lo capite? Lo capite che un flop così con Jamie Galbraith, Kelton, Auerback, Parguez e Mosler significa non aver più la faccia per invitarli di nuovo? E senza di loro la MMT in Italia non si farà mai. Ma lo state capendo cosa significa questo?».  
Docenti universitari sconosciuti ai più che lavorano in alcuni casi per la Casa Bianca. Sai che novità. A proposito: chi è Jamie Galbraith? Il trucchetto per carpire il consenso è noto: mescolare cose vere e condivisibili con teorie calate dall’alto; così il gioco è fatto. 
Fuori il denaro In un altro intervento Barnard dichiara testualmente: «La Star è l’attore Riccardo Scamarcio, non necessita presentazioni. Scopro che in un’intervista su un settimanale di grido della RCS, Riccardo suggerisce pubblicamente di leggere Paolo Barnard e il suo saggio sulla situazione economica e politica. Lo contatto, lui mi richiama e mi parla a lungo. Scamarcio non solo ha fatto outing sulla stampa mainstream sposando il mio lavoro, ma mi dice di averlo portatoa colloquio con gli uomini del Vero Potere che lui può incontrare grazie al suo status. Ci vuole un coraggio da leoni. Fior fiore di Big mi leggono, Giulio Tremonti è uno, ma si sono sempre ben guardati dal dirlo o dallo sposare pubblicamente la mia denuncia, che arriva al cuore della più orrenda Mafia del mondo. Scamarcio l’ha fatto, e rischia tanto. Nessuno è al sicuro, neppure le Star. Ci vuole un attimo per sentirsi fare il vuoto intorno perché il mio nome, ma soprattutto il fatto che porto lo strumento principe del Vero Potere nelle mani della gente, e questo è gravissimo, sono già oggetto di una campagna di delegittimazione violenta. E va anche detto che chi più ha, più ha da perdere, e maggior coraggio dimostra quando mette tutto a rischio per un principio. Carletto Ribolla e Riccardo Scamarcio saranno a Rimini il 20-21 ottobre (…) Ora dovete tradurre le parole in fatti. Qui sotto il c/c dove versare con bonifici online o allo sportello. Per motivi tecnici non è stato possibile trovare una soluzione più economica. Ultima ora: Michael Hudson ha aderito! Abbiamo Hudson! Confermati Stephanie Kelton, Marshal Auerback e… William “Wall Street Killer Cop” Black! Questo significa avere il “dream team” su Modern Money Theory (MMT), su mercati finanziari e Banca Centrale Europea, sul crimine di Wall Street e su Goldman Sachs crime, e sulla storia del “colpo di Stato finanziario in Europa”, la fine della democrazia (…) Per cortesia, ora capite questo: la democrazia NON CONSISTE nel poter votare in un certo modo piuttosto che in un altro, o poter manifestare, né avere una Costituzione.

La democrazia è PRIMA DI TUTTO avere un lavoro con reddito sicuro, servizi sicuri, case per tutti a prezzi possibili, istruzione per tutti, e sopra a ogni altra cosa UNO STATO CHE HA UNA PROPRIA MONETA DA SPENDERE PER TUTELARE NOI, IL 99%, SENZA LIMITI REALI, E CHE LO FACCIA! Questa è la vera democrazia, cioè cittadini forti, sicuri, non impauriti e dominati dal ricatto economico. Questa democrazia oggi si chiama in un solo modo: Economia democratica basata sulla Modern Money Theory (MMT Il Summit sulla MMT deve essere il punto di partenza per salvare l’Italia, il nostro lavoro, la nostra democrazia e i nostri figli. Il c/c su cui versare ha questo IBAN: IT77D 02008 02455 000101640115 Banca Unicredit, Bologna, ag. Bologna Dante, via Dante1/E Intestatario: Paolo Rossi (il secondo cognome Barnard è omesso dal conto) (…) I due convegni costeranno oltre 100.000 euro, fra voli, alberghi (non di lusso), parcelle (ridotte del 50%), sale con costi relativi, service tecnici, security, assicurazioni, trasporti, traduttori, attrezzature, ecc. Noi ci abbiamo messo gli anni di studi, di lotte, di divulgazione, tutto il lavoro per arrivare fin qui, e sempre gratis. Ora vi chiediamo di aiutarci a farcela. Chiediamo due quote di partecipazione: 40 euro per i cittadini, e 100 euro per gli imprenditori*, da versare sul conto qui sotto via bonifico bancario. La copia del bonifico varrà come biglietto d’entrata».  
Demagogia e retorica - Ho visto uomini con la terza elementare tirare su aziende e dare lavoro a tante persone. Poi ho visto professoroni raccomandati con tre lauree e specializzazioni varie, far chiudere migliaia di società, affamando milioni di esseri umani. L’intelligenza sociale non si studia all’università. Attualmente l’Italia soffre di un tasso di analfabetismo funzionale che sfiora il 70 per cento, secondo gli studi di Tullio De Mauro. Questo significa che larga parte della popolazione che smanetta anche su internet non comprende appieno il senso delle parole che dice o che legge, nonostante sappia leggere e scrivere (in teoria o forse sulla carta), e magari abbia una laurea.Barnard è l’autore di un appello rivolto a sua eccellenza Silvio Berlusconi (tessera P 2 numero 1816) affinché arginasse a suo tempo lo sbarco di Monti Mario a Palazzo Chigi. Non contento Rossi-Barnard recentemente si è rivolto infruttuosamente in televisione (Rai 2) a Roberto Maroni, ospite insieme a lui negli studi di “L’Ultima Parola”, al fine di convincerlo a conformare l’azione politica della Lega Nord alle proposte degli economisti MMT.  In altri termini, l’ennesimo pifferaio sembra smanioso di farsi cooptare in prima fila. Ne ha fatta di strada dai tempi della Gabanelli. La sua storia si è già trasfusa nella leggenda, anzi nel mito. Meno male che gli scienziati a stelle e strisce della moneta hanno fatto lo sconto. A Rossi-Barnard non affiderei neanche la spazzatura da gettare nel primo cassonetto che capita. Senza “se” e senza “ma”: a chi non sborsa è preclusa la nuova Arca di Noè. “Ma ci faccia il piacere…” diceva Totò. La Fontana di Trevi non ci interessa, mica paga lo Zio Sam. 





UNICREDIT E QUANDO I MIEI DIFFAMATORI SONO ANCHE IGNORANTI.

di Paolo Barnard

Come i miei pochi lettori adulti e intelligenti sanno, io categoricamente mi rifiuto di rispondere alle valanghe di diffamazioni e attacchi che oggi la rete del verminaio da me già descritto mi riversa addosso ogni giorno... 

 La base per quell’accusa sta nel fatto che non si deve portare denaro alle banche cattive (p.s. allora bisogna abolire tutte le banche del mondo tranne 5, e in 2 miliardi di persone aprire il conto lì, ok)...

Il problema delle cosiddette ‘banche armate’ non ha nulla a che vedere coi soldini dei cittadini, e dove li mettono.
E’ un problema di regolamentazione politica delle attività delle banche. Warren Mosler, con 40 anni di esperienza a Wall Street, lo dice, ridice, stra-ridice da anni: la colpa è della politica, poiché le banche commerciali e d’investimento sono di fatto istituti pubblici, perché tutto ciò che fanno è regolamentato dai parlamenti, e se fanno porcherie è solo perché i parlamenti gliele fanno fare. Le banche sono, e questo aggiunge Barnard, squali in una vasca. Sta al guardiano dell’acquario non buttargli in pasto i bambini e le vecchiette.

Allora: prima di accusare me, che ho studiato molto, di essere immorale perché faccio questo o quello, studiate...

 http://www.mentereale.com/articoli/unicredit-e-quando-i-miei-diffamatori-sono-anche-ignoranti

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=473