vendredi 23 août 2013

Su La Testa!: LIBERIAMO L’ITALIA di Gianni Lannes

ARTICOLO TRATTO DA:
Su La Testa!: LIBERIAMO L’ITALIA: di Gianni Lannes        


 

 di Gianni Lannes




Se il mare fosse un libro, vi leggeremmo la tragedia di cinque uomini, una cane e una barca. Una storia ufficiale intrisa di menzogne, plasmata con l'occultamento delle prove, il depistaggio delle indagini e sigillata dal segreto di Stato. 


Il caso più emblematico è quello del peschereccio Francesco Padre: una barca affondata da un sommergibile USA il 4 novembre 1994. Sono stati assassinati 5 pescatori ed il loro cane Leone.

Nel 2009 ho pubblicato il libro NATO: COLPITO E AFFONDATO che ricostruisce nei dettagli la strage. Pochi mesi dopo, nel febbraio 2010 la Procura della Repubblica di Trani (il pm Giuseppe Maralfa) sulla base di quanto pubblicato in questo volume, ha riaperto l'indagine archiviata nel 1997. Recentemente i magistrati hanno presentato una rogatoria internazionale: gli Stati Uniti d'America (artefici dell'ennesima strage impunita) non hanno fornito alcuna informazione, rigettando l'istanza giudiziaria.

4 anni fa per conto della Rai (La storia siamo noi) stavo realizzando un documentario sulla vicenda. Il 2 luglio 2009 subii il primo attentato: ignoti durante la notte fecero saltare in aria la  mia automobile. L'indomani avrei dovuto intervistare a Napoli il professor Giulio Russo Krauss, docente di naviglio minore all'università Federico II, e docente per 20 anni all'Accademia navale di Livorno. Questo esperto, autore di alcune controverse perizie giudiziarie sul motopesca di Molfetta, morì prematuramente poco tempo dopo i miei primi due attentati (2 luglio e 5 novembre 2009). Così la Rai inspiegabilmente, pensò bene di non portare più a termine quel lavoro (alla voce censura).

Ho dedicato la mia esistenza agli Altri e alla difesa di Madre Natura. Non ho padroni, né padrini o sponsor. E non sono notoriamente in vendita, anche se a più riprese hanno sempre tentato di comprare il mio silenzio! Ho subito 3 attentati, furti, minacce di morte alla mia famiglia e, tra l'altro, ingenti danni economici. Non ho mai chiesto aiuto a nessuno. Eppure, non demordo e non mi arrendo. Ho vissuto quasi due anni sotto scorta della Polizia di Stato ed una pattuglia di carabinieri sotto casa. Insomma, un inferno, fino a quando, senza una ragione, lo Stato con una semplice telefonata si è reso latitante.

Nel corso degli ultimi 5 anni ho impiegato tutti i miei risparmi per autofinanziare la ricerca sulle navi dei veleni affondate nei mari d'Italia. Ergo: non vivo di rendita ma di dura ed impedita fatica alla ricerca della verità sul campo. Non ho la disponibilità finanziaria per sostenere anche questo lavoro che però, merita l'attenzione dell'opinione pubblica, ma soprattutto giustizia!  

Occorrono almeno 20 mila euro per portare a termine il film documentario. Attualmente sono stati donati da 17 persone, una somma complessiva di euro 1.760.

Questo diario internautico, i cui contenuti sono gratuiti, è visitato quotidianamente da migliaia di persone.  Ergo: nella vita si dà e si prende, non si può solo prendere! Per chi volesse è il momento di dare una mano per un interesse generale. 
Non ho padroni, padrini o sponsor, né finanziamenti di altro tipo che non siano sottoscrizioni volontarie di quanti ritengono importante la realizzazione di questo progetto informativo. Non ho guadagnato e non intaschero' un centesimo di euro. Anzi...
 

Chiunque può volontariamente finanziare questa iniziativa con un bonifico bancario sul seguente 

conto corrente di Poste Italiane numero


 93227742 


(Iban: IT80 J076 0115 7000 0009 3227 742)
 

LIBERIAMO L’ITALIA







di Gianni Lannes

  
Le sperimentazioni belliche hanno fatto impazzire il clima. Il prefetto Franco Gabrielli a capo della Protezione Civile, il primo ministro pro tempore Letta Enrico ed il capo dello Stato Napolitano Giorgio, devono spiegare all’opinione pubblica come sia possibile un terremoto in aree asismiche della Lombardia ed un sisma con ipocentri di appena 400 metri nelle Marche. In particolare, gli attuali vertici istituzionali dovrebbero riferire al popolo sovrano la ragione dell'aerosolterapia bellica quotidiana.

Sono certo che non profferiranno parola, alla stregua degli esperti sismologi nostrani, quasi tutti assoldati dal sistema di potere dominante.
Il nodo cruciale è la stretta correlazione fra aerosol bellici (scie chimiche) e terremoti militari.

L'INGV nel mese di luglio 2013 ha registrato ben 2400 terremoti in Italia; mentre nel mese di agosto, la cifra ha toccato quota 1.400. Nella stragrande maggioranza dei casi tali sismi hanno ipocentri estremamente superficiali. Vi sembra normale?

Oggi centinaia e centinaia di aerei cisterna sotto lo status NATO hanno rovesciato sull'Italia, isole comprese, tanto particolato (alluminio, bario, polimeri artificiali) da oscurare il sole (alle 17 sono ancora all'opera). Anche nelle notti precedenti  le irrorazioni sono avvenute senza tregua ed erano visibili in vicinanza della luna piena. I bombardieri-irroratori con il beneplacito del Governo Letta nebulizzano la nostra aria vitale. 

Un consiglio semplice agli scettici: fate un esame del capello (mineralogramma) per appurare quante sostanze tossiche sono state assorbite dall'organismo (negazionisti inclusi).

Mio zio novantenne mi ha chiesto se siamo in guerra, perché lui ricorda nitidamente quando gli aerei anglo-americani notte e giorno lanciavano bombe sui centri abitati.

Purtroppo, è doloroso ammetterlo, ma siamo in guerra, anche se i nostri "alleati" non ce l'hanno dichiarata ufficialmente.

Che fare? A mio avviso: organizzare una seria e combattiva Resistenza. Uno dei tanti punti deboli dello Zio Sam sono le comunicazioni satellitari che tengono in piedi la macchina bellica. Non sono imbattibili i cani da guardia yankees.

Si possono aprire le danze con uno sciopero generale ad oltranza per paralizzare pacificamente l'Italia.

Poi sloggiare a calci nel sedere tutti i politicanti ed istituire una nuova Costituente. La Costituzione ce l'abbiamo già, basta che torni in vigore e sia finalmente applicata.

Indi, intimare al fantoccio Obama di sloggiare tutta la presenza militare amerikana dal nostro Paese. 

Passaggio successivo: via dall'euro e dall'Europa delle banche multinazionali.

In alternativa: si fa finta di niente lasciando via libera al genocidio senza fiatare e senza reagire! Ad ognuno la scelta!


suggerimento di lettura: 

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/italia-la-politica-del-fare.html