lundi 22 juillet 2013

Su La Testa!: TERREMOTI MILITARI IN ITALIA: IGNORANZA, SERVILISM...

Su La Testa!: TERREMOTI MILITARI IN ITALIA: IGNORANZA, SERVILISM...: di Gianni Lannes






di Gianni Lannes

Ecco un dato di fatto evidente: l'Italia non ha un'opinione pubblica. E nemmeno giornalismo di qualità: libero, indipendente, autonomo. 

Il copione in atto risponde al nome di strategia bellica. Per chi ha ancora un briciolo di memoria: esattamente un mese fa era stata colpita la Toscana dai medesimi eventi sismici standardizzati. La scossa sismica di magnitudo 4.9 avvertita nelle Marche alle 3:32:24 del 21 luglio 2013, è stata seguita da una serie di repliche, tra cui un altro movimento tellurico intorno alle 5 del mattino di magnitudo 4, con epicentro in mare tra Sirolo, Loreto, Numana, nel cuore della Riviera del Conero. La prima scossa - quella più forte - è stata percepita in tutta la costa adriatica fino in Abruzzo, e molti sono rimasti impressionati dalla coincidenza dell'orario, le 3:32, con il sisma de L'Aquila del 6 aprile 2009.

Le scosse della scorsa notte sono le ultime di una sequenza di 60 eventi sismici a partire dal 14 luglio scorso (non sempre percepiti dalla popolazione) a cui hanno fatto seguito un'altra ventina, di magnitudo tra 2.0 e 2.8.  Tale attività tellurica è indotta dalle sperimentazioni belliche delle Forze Armate di Washington. Repetita iuvant: si prende un luogo a rischio sismico storico ed è fatta: il paravento funziona. Si chiamano terremoti indotti. Studiate gente, aprite la mente, dubitate di quello che vi inculca a forza il potere.

Pertanto si invitano scettici, increduli, provocatori e chi scende ancora dalle stelle o sopravvive con la testa nelle nuvole artificiali, a chiederne opportunamente conto al nuovo ambasciatore degli Stati Uniti d’America stanziato a Roma, vale a dire al governatore della provincia italiota.

Una volta ero un giornalista investigativo. Ci sono attimi nella vita di una persona in cui uno si chiede se valga davvero la pena fare qualcosa per gli altri, magari scrivere un libro documentato sui pericoli indotti da sperimentazioni belliche segrete nel tuo Paese, ormai senza pià alcuna sovranità, alla mercé dei spadroneggiatori di turno.

Dopo avere assistito impotente alla strage aquilana che ha mietuto 309 vittime inconsapevoli, ho indagato per anni sul campo. Il punto è che ci sono sempre tanti buoni motivi per non leggere un libro; figurarsi quanti ce ne sono per non scriverlo. Ma ormai la frittata è fatta: TERRA MUTA è stato pubblicato 3 mesi fa, nonostante impedimenti, minacce di morte assicurata, e perfino uno strano attentato nel gennaio 2013.

E allora vi domanderete: per quale ragione l’hai scritto? Perché un coraggioso editore del Sud, Walter Pellegrini di Cosenza, me l’ha espressamente chiesto e ne sentivo il bisogno essendomi occupato del fenomeno senza tregua e sconti a nessuno. Ma più di tutto e soprattutto: i bambini sono indifesi a differenza degli adulti che adottano l'indifferenza. Amo l'Italia, nonostante tutto , e mi batto per alimentare una consapevolezza collettiva del pericolo in corso.

Però, ora che c’è  avete almeno un buon motivo per leggerlo. La ragione è disarmante: le argomentazioni e le prove trovate scritte in pagina, nero su bianco, in questo volume, non le troverete mai da nessuna altra parte.

I fatti non sono mai tutta la verità: oltre c’è un altro livello di realtà. La nostra conoscenza del mondo e di noi stessi è ancora limitata; dietro le apparenze, dietro i fatti, ci sono verità che ci sfuggono, perché fuggono alla rete dei nostri sensi; ai criteri della scienza nota al senso comune e della nostra stessa ragione (per chi ne ha effettivamente una, e non si è venduto al miglior offerente).

In fondo, la storia della scienza è tutta una sequela di verità che si dimostrano errori, alla luce di nuovi fatti e di nuove verità.

Le ricerche “scientifiche” in ambito militare sono avanti anni luce rispetto alle conoscenze standardizzate della scienza  comunemente note. In questa materia anche gli addetti ai lavori in ambito civile, sono dei semplici profani.

Sigmund Freud al termine del suo cammino terreno si chiese se le conquiste vantate dall’uomo, fossero davvero segni di progresso (Il disagio della civiltà).

E' fin troppo evidente la volontà di dominio sull'intera umanità di un gruppo ristretto di criminali in doppiopetto a capo di multinazionali terroristiche e governi eterodiretti (alla parola Italia). Il nuovo ordine mondiale rockefeller-rothschild sta progettando di realizzare uno sterminio di massa. Secondo questi "padroni" siamo in tanti, troppi.  

E’ lapalissiano: non si può dichiarare guerra ad un Paese “alleato” che occupa una posizione strategica nel Mediterraneo. E allora via libera alla macelleria generale, nonostante i numerosi servi in circolazione, ancora in tanti sono immuni dal lavaggio del cervello in corso, anzi dalla lobotomia in grande scala. Pensate c’è perfino chi vuole fare ancora comitati per chiedere ai carnefici, ovvero ai responsabili politici di questa situazione di sudditanza effettiva, se non proprio di schiavitù di arrestare il test finale.
Adesso fate un po’ quello che vi pare, ma siete stati avvertiti per tempo.

A Sud del Sud un antico adagio recita così: se un asino sta crepando di sete, ma non vuole bere per dissetarsi, allora lascialo perdere per sempre. 

Non sono un depositario di verità, ma ho la coscienza in  pace!