jeudi 21 février 2013

Su La Testa!: UN INCENERITORE FUORILEGGE TARGATO PD+PDL+SEL

Su La Testa!: UN INCENERITORE FUORILEGGE TARGATO PD+PDL+SEL: di Gianni Lannes  


UN INCENERITORE FUORILEGGE TARGATO PD+PDL+SEL


di Gianni Lannes
 
Nichi Vendola li chiama termovalorizzatori: ma è solo una squallida menzogna che non ha nulla di scientifico. Gli affari sono affaroni quando si consumano sulla pelle dell’ignara popolazione, senza riguardo per i bambini. Un cavallo di troia: un’altra centrale a biomasse mascherata, quando la presunta materia prima latita, anche in ragioni di altri impianti già omaggiati (autorizzazione unica numero 298 del 15 novembre 2011, rilasciata dalla regione Puglia) da Svendola Puglia (come il progetto della Enterra di Orio al Serio in provincia di Bergamo a 30 metri dalla case di Borgo Eridania, dove vivono esseri umani, inclusi tanti bimbi). In fondo è solo uno squallido pretesto per incassare quattrini. 

Il ras locale è Marcello Salvatori. L'ingegnere foggiano figura a pieno titolo nelle seguenti altre società: Mistral spa, Vento Energia srl, Develop srl, Sistemi Energetici spa, Zefiro srl, Ascoli Energia srl, Rinnovabili srl, Eolica italiana srl, Amgas Wind 1, Canosa energia srl, Delsis srl, Buonvento srl, Belvedere srl, Sisen 2 srl, Mate srl, Murgia Energia in liquidazione, Sisen 3 srl, Massa Solar, Consorzio Eolica Manfredonia, Enerland, Carapelle 2 srl, Carapelle 1 srl, Sottostazione Società Consortile srl. La specialità principale di questi campioni di mafiosità e di abusi è sottrarre terra fertile all'agricoltura, ovvero ai contadini che non possono difendersi perché non possono permettersi spese legali. 

Lo stesso Vendola per far costruire la fabbrica di "ecoballe" per il consorzio Cogeam (Marcegaglia+ Columella, il socio di Altamura tanto caro a Nichi) ha sottratto con espropri selvaggi la terra ai lavoratori umili e indifesi (alla voce furto legalizzato). 

In poche parole ecco l’ennesimo cancro-valorizzatore. I politicanti di destra+centro+sinistra non volevano che si sapesse in campagna elettorale e hanno riservato la brutta sorpresa al 28 febbraio (ore 10) nella sede della Provincia di Foggia (di via Telesforo).Questo progetto era stato già bocciato nella sede regionale a novembre del 2009, grazie ad una inchiesta giornalistica che aveva smascherato la truffaldina operazione speculativa, e ad una massiccia mobilitazione popolare. Non è valso a nulla. Un altro cancro-valorizzatore della società Caviro di Faenza (piano già arrestato in Emilia Romagna, dove era sponsorizzato dalle società Caviro ed Hera) si realizza invece nella Puglia del sedicente ecologista Nichi Vendola. Quello che non va bene al nord perché fa male ed è palesemente inutile, si fa in riva all’Adriatico, perché qui gli autoctoni non contano niente. 

Il governatore gay, con ambizioni ministeriali, dopo essere stato trombato alle primarie del Pd, non ha scrupoli, e dopo l’inceneritore fuorilegge (procedimento mafioso avviato dal predecessore Raffaele Fitto, fresco di condanna penale inflitta dal tribunale di Bari in primo grado a 4 anni di reclusione, ma comunque candidato capolista del piduista Berlusconi in questa colonia orientale d’Italia) concesso ad uno sputo di distanza dallo stesso Vendola all’amica Marcegaglia, si abbatte sull’antica Daunia abitata da 700 mila persone, l’ennesimo mostro che annienterà definitivamente l’agricoltura. Altro che ortaggi, vini, grano, insomma buoni frutti di madre natura. Chissenefrega: meglio bruciare rifiuti in barba alle leggi ed al buonsenso. Tanto la gente annaspa nella crassa ignoranza. Lo vuole, anzi lo impongono i politicanti del partito democratico e del partitino vendoliano, insieme al partito berlusconiano che comanda in Capitanata (alla voce dell’ex onorevole Pepe e alla vocetta del consigliere Giuseppe Moscarella, già sindaco di Orta Nova che tentò di realizzare un inceneritore alla periferia del borgo ed ha lasciato alla cittadinanza ben 14 milioni di euro di debiti, certificati dalla Corte dei Conti, già coadiuvato dal "legale" di fiducia Americo F. che, in qualità di consigliere comunale ne ha votate favorevolmente di operazioni speciali per obbedire al capo). Per la cronaca, qualche anno fa, seppure Moscarella fosse stato intercettato al telefono da un'operazione della Direzione distrattuale antimafia di Bari, con un boss mafioso mentre contrattava lo scambio di voti in campagna elettorale, ha scampato incredibilmente un rinvio a giudizio ed un processo. Un politicante così, che ne ha combinate di tutti i colori, è ancora in circolazione.

Da queste parti, nei cinque reali siti c’è il feudo traballante dell’assessore regionale Elena Gentile (sponsor insieme a Paolo Campo del sindaco Iaia Calvio),  candidata del Pd al Senato, e poi del senatore uscente CarmeloMorra, nella lista di “Grande Sud” che giustamente pensa ai fatti suoi, ed ha la faccia bronzo di chiedere ancora voti, perfino per posta. E spunta fuori perfino l’ex socialista Onofrio Introna (presidente del consiglio regionale) passato armi e bagagli a Sel, anche lui candidato alla casta parlamentare. Insomma al peggio non c’è mai fine. E si vede a occhi chiusi.

I sindaci Alfonso Palomba (Carapelle) e Maria Rosaria Calvio (Orta Nova), entrambi affiliati al partito democratico, sono favorevoli, anche se la seconda orchestra manfrine e getta fumo negli occhi degli allocchi locali. Infatti, il comune ortese non ha presentato alcuna opposizione tecnica, ma ha agitato solo uno straccio di delibera del consiglio comunale priva di valore effettivo, per tacitare gli animi. Solo due movimenti popolari, Orta Nova che Vorrei ed Orta Nova per il bene comune, hanno depositato nei termini prescritti, una memoria tecnica che ha smontato il misero ben progetto ed è stata accompagnata da migliaia di firme. Ma non basta. Il sindaco Palomba (già indagato dalla Procura della Repubblica di Foggia per “voto di scambio”), sospinto a più riprese daSergio Celotti, ras della ditta romagnola non vede l’ora che l’impianto di morte sia realizzato nelle campagne a confine con Orta Nova, anzi ad un tiro di schioppo dal popoloso centro abitato (18 mila residenti) il più esposto al sicuro inquinamento a base di diossine cancerogene, furani, esaclorobenzene, metalli pesanti e nano-particelle micidiali. Vantaggi per la comunità locale? Pari quasi a zero: in compenso il degrado ambientale nonché il rischio sanitario è certissimo. 

D'altronde, gli ultimi due sindaci ortesi (Moscarella & Calvio) hanno consentito la realizzazione abnorme di alcuni impianti industrali eolici (non ultimo Eurowind che finanzia festival di musica jazz) alle porte della città, dove non spira il vento sufficiente a spingere le pale. Addirittura i fratelli Bonassisa, già condannati per la discarica fuorilegge (vicenda in cui è implicato anche il tecnico comunale G.B. Vece, lasciato al suo posto perché funzionale a certi affari) di rifiuti pericolosi (e mai ostacolati dal sindaco Moscarella), hanno in progetto un impiantone eolico da calare sulla testa degli ortesi silenti ed acquiescenti. Ma che importa: contano solo i soldoni, non la salute o la salubrità dell’economia agricola. Ecco come uccidono il Sud, nel disinteresse generale.  

La terra serve a sostentare la vita, non a speculare. Perché il vescovo Felice Di Molfetta tace? Per quale ragione i preti locali non si mobilitano? Non professano la sacralità dell'esistenza? E allora, perché non la difendono concretamente? La magistratura locale saprà far rispettare la legalità anche ai potentucoli che spadroneggiano impunemente? Infine, la popolazione locale saprà risvegliarsi dal letargo per non essere annientata nei diritti biologici e civili? La gente che soffre e patisce ingiustizie saprà abbandonare la passività e disfarsi di tutti questi parassiti che hanno usurpato la democrazia?


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